Renato Paresce (1886 - 1937)

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Biografia breve di Renato Paresce

Renato Paresce (1886 - 1937) è stato un artista del XX secolo. Nasce a Carouge (Svizzera) nel 1886, muore a Parigi nel 1937; fisico, giornalista e pittore. Stabilitosi a Parigi nel 1925, entra in contatto con gli artisti italiani che vi risiedono, divenendo membro del Group des sept, nel cui ambito espone nella sala degli Appels d'Italie, organizzata in occasione della Biennale veneziana del 1930 da W. George e M. Tozzi, e alle colletive di Milano (galleria Milano, 1930) e Parigi (galleria Bernheim, 1932; galleria Charpentier, 1933). Grazie all'attività svolta da Tozzi come tramite fra l'ambiente artistico parigino e l'esperienza del Novecento italiano, anche Paresce, come gli altri «italiani di Parigi», partecipa a entrambe le mostre milanesi alla Permanente. Per quanto riguarda la partecipazione alle Biennali veneziane, essa si ripeterà, dopo il 1930, soltanto due volte, nel 1932 e nel 1934. Nel 1930 l'artista si trasferisce a Londra, da dove invia agli amici italiani alcune lettere contenenti vere e proprie dichiarazioni di poetica, molto importanti per intendere gli sviluppi del suo lavoro negli anni Trenta, tendenti a un progressivo distacco dalla realtà, in favore di una sempre maggior astrazione. Scrive infatti nel 1933: «L'esperienza passata mi ha indotto a diffidare di ciò che si suol definire il vero o la natura. La realtà è una disgrazia inevitabile, ma una disgrazia. Ogni trampolino che permetta di scavalcarla va utilizzato.» E ancora, nel 1935: «ll colore, secondo me, ha solo valore se è il colore del pittore e non della natura.» Egli, infine, non risparmia parole di elogio agli astrat- tisti, che «onorano la nostra arte eil nostro mestiere». A conferma di tale poetica citiamo opere come Stelle filanti (1934 e 1935), Circo (1936) e le due versioni di Composizione (sempre del 1936).

FONTE: ANNITRENTA

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